Luigi Pastore
In occasione dell'anteprima del Film "Come una crisalide" abbiamo intervistato il regista della pellicola...
Witchstory: Avrai iniziato, come molti, con i cortometraggi (per citarne uno "Fine Millennio") da cosa erano ispirati?
L. Pastore: Nel caso di FINE MILLENNIO l'ispirazione è partita proprio da un incubo molto strano in cui, come il protagonista, mi aggiravo per le vie della città piene di cadaveri. Ricordo che mi angosciò moltissimo e mi svegliai sudato e con le lacrime agli occhi. Non erano morti per un attentato o una catastrofe naturale, ma erano stati assassinati selvaggiamente. Così immaginai che la Morte in persona era scesa sulla terra a mietere le sue vittime. Invece per altri cortometraggi e storie che ho scritto, spesso il tema principale è la perdita della ragione. Mi spaventa molto l'idea di diventare pazzo, di compiere azioni incontrollate, di poter fare del male.
Witchstory: Cosa è stato che ti ha fatto decidere che il "genere horror" fosse quello che ti creava emozioni che poi volevi ricreare tu stesso?
L. Pastore: E' difficile rispondere a questa domanda. Sicuramente aver visto PROFONDO ROSSO a sette anni, di nascosto, credo abbia influito parecchio nella mi sfera emotiva. Avevo già visto altri film del terrore, come DRACULA, LA MUMMIA, DANZA MACABRA, IL MULINO DELLE DONNE DI PIETRA, BLACK CAT, CHE FINE HA FATTO BABY JANE, PIANO PIANO DOLCE CARLOTTA ed altri che ora non ricordo. Però li avevo visti sempre in compagnia di mia madre e dei miei fratelli più grandi. Mentre per PROFONDO ROSSO osai sfidare la paura. Anche se in casa c'era mia nonna che dormiva, io ero da solo con quel capolavoro assoluto del brivido. Ancora oggi mi piace guardarlo da solo e, quando molti anni dopo ho avuto modo di rivederlo in sala su grande schermo, non è stata la stessa cosa. Come rito, almeno una volta l'anno, mi dedico una notte di assoluta intimità a guardare quel film straordinario.
Witchstory: Come è avvenuto l'incontro con Dario Argento e poi la realizzazione di alcuni lavori per lui?
L. Pastore: Poco tempo dopo aver visto PROFONDO ROSSO, iniziò la mia grande passione e ammirazione per Dario. Devo dire che mia madre ha influito parecchio, perchè anche lei era una fan dei suoi film. Ricordo che pochi mesi prima della sua morte, osservando la mia ricerca maniacale per tutto ciò che fosse argentiano, mi confidò che quando ero ancora nel sul grembo ebbe il coraggio di andare in uno di quei cinema di seconda visione dove proiettavano il GATTO A NOVE CODE. Proprio sulla scena finale, quella in cui l'assassino cade nella tromba dell'ascensore, lei avvertì una forte contrazione, un sussulto interiore. Molti anni dopo ho avuto modo di raccontare a Dario e Asia questa storia, in un momento di pausa sul set del film LA SINDROME DI STENDHAL. Ma il primo incontro con Dario è avvenuto nella sua vecchia casa in via Adige nel lontano 1989, dopo aver avuto per quasi due anni solo degli sporadici colloqui telefonici. Ricordo che per avere il suo numero di telefono diedi il tormento a una persona che era in contatto con lui. Quando finalmente riuscii ad ottenere proprio il numero di casa, telefonai e mi rispose Dario Argento in persona. Ero emozionatissimo e mi presentai in questo modo: "Ciao Dario, io mi chiamo Luigi Pastore e telefono da Taranto, ho 13 anni e sono un tuo grandissimo estimatore!" Ci fu un attimo di silenzio, poi Dario un po' sorpreso mi disse: "Grazie, mi fa piacere ma... chi ti ha dato il mio numero?" A quel punto dovetti dire la verità e da lì è nata la mia amicizia con il maestro.
Witchstory: Hai fatto delle riprese alla Festa del cinema di Roma l'anno in cui Dario presentò "La terza Madre" come mai? Dovevano forse essere inserite nel DVD?
L. Pastore: Si, quelle riprese dovevano far parte di un contenuto extra nel DVD del film sulle musiche composte da Claudio Simonetti. Claudio è una persona meravigliosa, un genio della musica, un artista straordianario. Mi ha dato la possibilità di documentare tutte le fasi della registrazione della colonna sonora per LA TERZA MADRE. Sono stato al suo fianco, in assoluto silenzio, a riprendere mentre venivano incisi i cori e tutta la parte strumentale. Volevamo raccontare l'evoluzione della colonna sonora, fino al concerto per l'uscita del film. Purtroppo non siamo riusciti a trovare l'accordo con Medusa ma, insieme a Claudio, stiamo lavorando a un progetto documentaristico molto più ampio che uscirà in Blue-ray e DVD in edizione speciale, completamente incentrato sul lavoro musicale che Claudio ha realizzato in tutti questi anni. Non sappiamo ancora dare una data precisa, ma lo realizzeremo sicuramente.
Witchstory: Per alcuni anni hai collaborato al programma "Cortohorror" occupandoti della sezione dedicata all'Horror, sicuramente l'esperienza ti è piaciuta e ti ha dato la possibilità di.......
L. Pastore: Mi ha dato la possibilità di cimentarmi anche come autore televisivo. E' stata una bella esperienza e ho cercato anche di produrre autonomamente un format intitolato MIDNIGHT HORROR SHOW. Sono riuscito a realizzare una puntata pilota, che aveva come location ideale proprio il PROFONDO ROSSO STORE di Luigi Cozzi, che partecipava anche con una rubrica all'interno della trasmissione. Purtroppo viviamo nel Paese delle porte chiuse, dove gli ottusi e gli invidiosi spopolano e spadroneggiano. Invece di incentivare e incoraggiare le produzioni indipendenti, che si accontenterebbero anche di rientrare solo delle spese, si preferisce dare spazio a orde di cocainomani e papponi. Si perchè se in televisione oggi vuoi avere credibilità, devi saper gestire festini e donnine compiacenti. Il resto delle emittenti si accontenta della solita programmazione, anzi dai anche fastidio se ti proponi con idee nuove e dimostri di saper fare, perchè rischi di compromettere degli equilibri ben avviati.
Witchstory: Quando hai deciso di diventare regista Horror quale è stata la più grande difficoltà?
L. Pastore: La più grande difficoltà è trovare qualcuno disposto a credere veramente nelle tue capacità. Io ho avuto la fortuna di conoscere un grande amico come Antonio Tentori, l'unico che ha saputo cogliere le potenzialità e che ha riposto in me grande fiducia. E' stato lui a spingermi ad esordire dietro la macchina da presa ed io mi sono adoperato per ricambiare questa fiducia, cercando di impegnarmi seriamente e rispettando gli accordi.
Witchstory: Nella tua opera prima "Come una crisalide" hai avuto come: sceneggiatori, attori, effettisti, musicisti ecc. Antonio Tentori, Sergio Stivaletti, Claudio Simonetti e i Daemonia, Riccardo Serventi Longhi, come ti sei trovato a lavorare con loro?
L. Pastore: Meravigliosamente. Mi sento davvero un privilegiato, perchè tutti hanno dato un grandissimo contributo e questo non lo dimenticherò mai. Sono persone straordinarie e non mi stancherò mai di ripeterlo. Ognuno di loro ha investito il proprio talento per cercare di creare insieme un film di qualità e credo che, alla fine, i risultati si siano visti.
Witchstory: In questa pellicola oltre a nomi conosciuti ci sono esordienti in vari settori, è stata una scelta obbligata o fatta per dare la possibilità a questi ragazzi di mettersi e di metterti alla prova?
L. Pastore: Ho voluto circondarmi di esordienti perchè anch'io lo ero. Mi piaceva l'idea di dare fiducia a persone appassionate di cinema, disposte a gettarsi in un'avventura senza sapere come ne saremmo usciti. Credo che questo sia stato uno stimolo importante e, infatti, il film è venuto fuori. Questo mi ha dato molto coraggio e credo sia stata un'esperienza importante per tutti.
Witchstory: Nel film recita anche tuo figlio, è stato difficile dirigerlo? Saresti contento continuasse in questo campo e che consiglio, se te lo chiedesse, ti sentiresti di dargli?
L. Pastore: Matteo è un bambino fuori dal comune. Detto da me, che sono suo padre, potrebbe risultare quasi scontato. Invece è davvero un piccolo ometto, capace di tener testa anche durante conversazioni impegnative. Con lui ho un bellissimo rapporto e spesso mi rivedo in alcuni suoi comportamenti. E' sempre stato incuriosito dal mio lavoro e, fin da piccolo, veniva ad osservare quello che facevo al montaggio tempestandomi di domande. Quando gli ho proposto di recitare nel film si è entusiasmato e abbiamo affrontato la cosa come un gioco. Prima di portarlo sul set abbiamo fatto molte prove insieme e mi ha anche proposto la sua visione del personaggio. E' stata sua l'idea di tremare con la testa, quasi come per scacciare le paure che lo tormentavano. Quando ho sentito che era pronto per girare è andato convinto, era perfettamente compenetrato nel suo ruolo, tanto da stupire Fabio Giovaninni con cui ha recitato una sequenza particolarmente drammatica. Sono molto orgoglioso di Matteo e se deciderà di intraprendere questa strada, io e mia moglie saremo con lui e lo aiuteremo nella maniera migliore. Il consiglio che mi sento di dargli, da genitore, è quello di credere sempre nelle proprie capacità e cercare di essere sempre una brava persona.
Witchstory: Ti abbiamo visto ad alcuni concerti dei Daemonia in cui facevi delle riprese per il DVD, che fine ha fatto il progetto?
L. Pastore: Sono tutte immagini che andranno ad arricchire il progetto di Claudio Simonetti, un film documentario sulla sua vita artistica.
Witchstory: Se potessi lavorare con un grande regista chi sceglieresti?
L. Pastore: Solo e sempre Dario Argento!
Witchstory: Secondo te, ci sono film usciti ultimamente che possono essere ricordati negli anni a venire come è successo con: Nosferatu, Schock, Shining, Profondo Rosso, L'Esorcista, Zombi tanto per citarne alcuni?
L. Pastore: Mi piacerebbe che COME UNA CRISALIDE potesse essere ricordato come un piccolo film cult, ma se devo dire un titolo credo che REC sia stato sicuramente il film fenomeno di questo ultimo decennio.
Witchstory: Luigi Pastore che progetti ha per il futuro?
L. Pastore: Vorrei realizzare il primo film che ho sceneggiato insieme ad Antonio Tentori, che si intitola UNA LACRIMA DIPINTA DI NERO. Però è sempre un thriller psicologioco e vorrei farlo come terzo film, mentre per il prossimo punterei sull'horror puro, con un personaggio diabolico di nome HELENA DICTUS.
Ringraziamo Luigi per la sua disponibilità e per la citazione del sito nel suo film....
Redazione Witchstory
L. Pastore: Nel caso di FINE MILLENNIO l'ispirazione è partita proprio da un incubo molto strano in cui, come il protagonista, mi aggiravo per le vie della città piene di cadaveri. Ricordo che mi angosciò moltissimo e mi svegliai sudato e con le lacrime agli occhi. Non erano morti per un attentato o una catastrofe naturale, ma erano stati assassinati selvaggiamente. Così immaginai che la Morte in persona era scesa sulla terra a mietere le sue vittime. Invece per altri cortometraggi e storie che ho scritto, spesso il tema principale è la perdita della ragione. Mi spaventa molto l'idea di diventare pazzo, di compiere azioni incontrollate, di poter fare del male.
Witchstory: Cosa è stato che ti ha fatto decidere che il "genere horror" fosse quello che ti creava emozioni che poi volevi ricreare tu stesso?
L. Pastore: E' difficile rispondere a questa domanda. Sicuramente aver visto PROFONDO ROSSO a sette anni, di nascosto, credo abbia influito parecchio nella mi sfera emotiva. Avevo già visto altri film del terrore, come DRACULA, LA MUMMIA, DANZA MACABRA, IL MULINO DELLE DONNE DI PIETRA, BLACK CAT, CHE FINE HA FATTO BABY JANE, PIANO PIANO DOLCE CARLOTTA ed altri che ora non ricordo. Però li avevo visti sempre in compagnia di mia madre e dei miei fratelli più grandi. Mentre per PROFONDO ROSSO osai sfidare la paura. Anche se in casa c'era mia nonna che dormiva, io ero da solo con quel capolavoro assoluto del brivido. Ancora oggi mi piace guardarlo da solo e, quando molti anni dopo ho avuto modo di rivederlo in sala su grande schermo, non è stata la stessa cosa. Come rito, almeno una volta l'anno, mi dedico una notte di assoluta intimità a guardare quel film straordinario.
Witchstory: Come è avvenuto l'incontro con Dario Argento e poi la realizzazione di alcuni lavori per lui?
L. Pastore: Poco tempo dopo aver visto PROFONDO ROSSO, iniziò la mia grande passione e ammirazione per Dario. Devo dire che mia madre ha influito parecchio, perchè anche lei era una fan dei suoi film. Ricordo che pochi mesi prima della sua morte, osservando la mia ricerca maniacale per tutto ciò che fosse argentiano, mi confidò che quando ero ancora nel sul grembo ebbe il coraggio di andare in uno di quei cinema di seconda visione dove proiettavano il GATTO A NOVE CODE. Proprio sulla scena finale, quella in cui l'assassino cade nella tromba dell'ascensore, lei avvertì una forte contrazione, un sussulto interiore. Molti anni dopo ho avuto modo di raccontare a Dario e Asia questa storia, in un momento di pausa sul set del film LA SINDROME DI STENDHAL. Ma il primo incontro con Dario è avvenuto nella sua vecchia casa in via Adige nel lontano 1989, dopo aver avuto per quasi due anni solo degli sporadici colloqui telefonici. Ricordo che per avere il suo numero di telefono diedi il tormento a una persona che era in contatto con lui. Quando finalmente riuscii ad ottenere proprio il numero di casa, telefonai e mi rispose Dario Argento in persona. Ero emozionatissimo e mi presentai in questo modo: "Ciao Dario, io mi chiamo Luigi Pastore e telefono da Taranto, ho 13 anni e sono un tuo grandissimo estimatore!" Ci fu un attimo di silenzio, poi Dario un po' sorpreso mi disse: "Grazie, mi fa piacere ma... chi ti ha dato il mio numero?" A quel punto dovetti dire la verità e da lì è nata la mia amicizia con il maestro.
Witchstory: Hai fatto delle riprese alla Festa del cinema di Roma l'anno in cui Dario presentò "La terza Madre" come mai? Dovevano forse essere inserite nel DVD?
L. Pastore: Si, quelle riprese dovevano far parte di un contenuto extra nel DVD del film sulle musiche composte da Claudio Simonetti. Claudio è una persona meravigliosa, un genio della musica, un artista straordianario. Mi ha dato la possibilità di documentare tutte le fasi della registrazione della colonna sonora per LA TERZA MADRE. Sono stato al suo fianco, in assoluto silenzio, a riprendere mentre venivano incisi i cori e tutta la parte strumentale. Volevamo raccontare l'evoluzione della colonna sonora, fino al concerto per l'uscita del film. Purtroppo non siamo riusciti a trovare l'accordo con Medusa ma, insieme a Claudio, stiamo lavorando a un progetto documentaristico molto più ampio che uscirà in Blue-ray e DVD in edizione speciale, completamente incentrato sul lavoro musicale che Claudio ha realizzato in tutti questi anni. Non sappiamo ancora dare una data precisa, ma lo realizzeremo sicuramente.
Witchstory: Per alcuni anni hai collaborato al programma "Cortohorror" occupandoti della sezione dedicata all'Horror, sicuramente l'esperienza ti è piaciuta e ti ha dato la possibilità di.......
L. Pastore: Mi ha dato la possibilità di cimentarmi anche come autore televisivo. E' stata una bella esperienza e ho cercato anche di produrre autonomamente un format intitolato MIDNIGHT HORROR SHOW. Sono riuscito a realizzare una puntata pilota, che aveva come location ideale proprio il PROFONDO ROSSO STORE di Luigi Cozzi, che partecipava anche con una rubrica all'interno della trasmissione. Purtroppo viviamo nel Paese delle porte chiuse, dove gli ottusi e gli invidiosi spopolano e spadroneggiano. Invece di incentivare e incoraggiare le produzioni indipendenti, che si accontenterebbero anche di rientrare solo delle spese, si preferisce dare spazio a orde di cocainomani e papponi. Si perchè se in televisione oggi vuoi avere credibilità, devi saper gestire festini e donnine compiacenti. Il resto delle emittenti si accontenta della solita programmazione, anzi dai anche fastidio se ti proponi con idee nuove e dimostri di saper fare, perchè rischi di compromettere degli equilibri ben avviati.
Witchstory: Quando hai deciso di diventare regista Horror quale è stata la più grande difficoltà?
L. Pastore: La più grande difficoltà è trovare qualcuno disposto a credere veramente nelle tue capacità. Io ho avuto la fortuna di conoscere un grande amico come Antonio Tentori, l'unico che ha saputo cogliere le potenzialità e che ha riposto in me grande fiducia. E' stato lui a spingermi ad esordire dietro la macchina da presa ed io mi sono adoperato per ricambiare questa fiducia, cercando di impegnarmi seriamente e rispettando gli accordi.
Witchstory: Nella tua opera prima "Come una crisalide" hai avuto come: sceneggiatori, attori, effettisti, musicisti ecc. Antonio Tentori, Sergio Stivaletti, Claudio Simonetti e i Daemonia, Riccardo Serventi Longhi, come ti sei trovato a lavorare con loro?
L. Pastore: Meravigliosamente. Mi sento davvero un privilegiato, perchè tutti hanno dato un grandissimo contributo e questo non lo dimenticherò mai. Sono persone straordinarie e non mi stancherò mai di ripeterlo. Ognuno di loro ha investito il proprio talento per cercare di creare insieme un film di qualità e credo che, alla fine, i risultati si siano visti.
Witchstory: In questa pellicola oltre a nomi conosciuti ci sono esordienti in vari settori, è stata una scelta obbligata o fatta per dare la possibilità a questi ragazzi di mettersi e di metterti alla prova?
L. Pastore: Ho voluto circondarmi di esordienti perchè anch'io lo ero. Mi piaceva l'idea di dare fiducia a persone appassionate di cinema, disposte a gettarsi in un'avventura senza sapere come ne saremmo usciti. Credo che questo sia stato uno stimolo importante e, infatti, il film è venuto fuori. Questo mi ha dato molto coraggio e credo sia stata un'esperienza importante per tutti.
Witchstory: Nel film recita anche tuo figlio, è stato difficile dirigerlo? Saresti contento continuasse in questo campo e che consiglio, se te lo chiedesse, ti sentiresti di dargli?
L. Pastore: Matteo è un bambino fuori dal comune. Detto da me, che sono suo padre, potrebbe risultare quasi scontato. Invece è davvero un piccolo ometto, capace di tener testa anche durante conversazioni impegnative. Con lui ho un bellissimo rapporto e spesso mi rivedo in alcuni suoi comportamenti. E' sempre stato incuriosito dal mio lavoro e, fin da piccolo, veniva ad osservare quello che facevo al montaggio tempestandomi di domande. Quando gli ho proposto di recitare nel film si è entusiasmato e abbiamo affrontato la cosa come un gioco. Prima di portarlo sul set abbiamo fatto molte prove insieme e mi ha anche proposto la sua visione del personaggio. E' stata sua l'idea di tremare con la testa, quasi come per scacciare le paure che lo tormentavano. Quando ho sentito che era pronto per girare è andato convinto, era perfettamente compenetrato nel suo ruolo, tanto da stupire Fabio Giovaninni con cui ha recitato una sequenza particolarmente drammatica. Sono molto orgoglioso di Matteo e se deciderà di intraprendere questa strada, io e mia moglie saremo con lui e lo aiuteremo nella maniera migliore. Il consiglio che mi sento di dargli, da genitore, è quello di credere sempre nelle proprie capacità e cercare di essere sempre una brava persona.
Witchstory: Ti abbiamo visto ad alcuni concerti dei Daemonia in cui facevi delle riprese per il DVD, che fine ha fatto il progetto?
L. Pastore: Sono tutte immagini che andranno ad arricchire il progetto di Claudio Simonetti, un film documentario sulla sua vita artistica.
Witchstory: Se potessi lavorare con un grande regista chi sceglieresti?
L. Pastore: Solo e sempre Dario Argento!
Witchstory: Secondo te, ci sono film usciti ultimamente che possono essere ricordati negli anni a venire come è successo con: Nosferatu, Schock, Shining, Profondo Rosso, L'Esorcista, Zombi tanto per citarne alcuni?
L. Pastore: Mi piacerebbe che COME UNA CRISALIDE potesse essere ricordato come un piccolo film cult, ma se devo dire un titolo credo che REC sia stato sicuramente il film fenomeno di questo ultimo decennio.
Witchstory: Luigi Pastore che progetti ha per il futuro?
L. Pastore: Vorrei realizzare il primo film che ho sceneggiato insieme ad Antonio Tentori, che si intitola UNA LACRIMA DIPINTA DI NERO. Però è sempre un thriller psicologioco e vorrei farlo come terzo film, mentre per il prossimo punterei sull'horror puro, con un personaggio diabolico di nome HELENA DICTUS.
Ringraziamo Luigi per la sua disponibilità e per la citazione del sito nel suo film....
Redazione Witchstory